mercoledì 27 aprile 2011

Quando i grandi numeri superano le poker faces...

Ieri sera mi sono trovato a discutere di una cosa interessante. Stavo giocando a poker con degli amici e mi è capitato di vincere una mano, pur avendo due carte pessime (si giocava alla variante hold'em).

Tra i giocatori di poker abituali vi è la tendenza a perdere le staffe quando un avversario vince il tavolo con in mano delle carte estremamente basse e improbabili, giocando in modo per così dire "passivo".

Diciamocelo, non sono per niente un bravo giocatore. Infatti è difficile capire quello che faccio, nel senso che molte volte gioco contro i miei stessi interessi pensando di seguirli. Ogni tanto, giocando contro la legge dei grandi numeri, ho un colpo di fortuna e vinco un botto di roba, sebbene capiti più spesso che io venga eliminato dal tavolo. Ora, ieri avevo in mano due carte pessime e ho comunque seguito un mio amico fino al momento della scoperta delle carte, quando ho vinto. Lui ha fatto una smorfia di disapprovazione e ci siamo messi a filosofeggiare.

D: dai Teo, non puoi venirmi a vedere con J e 4!
T: ma se ho fatto full?
D: si ma non lo sapevi fino all'ultima carta, dai, ti è andata di culo!
T: ho rischiato di fatti
D: si ma non si gioca così, dai...
T: come no? ho infranto le regole?
D: ma non è quello, è che se hai delle carte forti e ti battono con le banane ti girano le balle!
T: e incazzati allora, io sto seguendo le regole del poker!
D: si ma se giochi a caso il gioco del poker fa schifo!

Ok, ho fatto un errore di valutazione. Il fatto è, però, che quell'errore di valutazione ha svantaggiato solamente me. Nel poker infatti ci sono due componenti, entrambe fondamentali: la fortuna delle carte e la strategia.
Si sa, nei giochi in cui la strategia è quasi tutto, un piccolo scarto tra te e il tuo avversario può significare la vittoria o la sconfitta. Nei giochi in cui conta soltanto la fortuna, la partita è sempre aperta, a volte anche fino all'ultimo secondo. Nel poker, le due variabili si intrecciano in un gioco complesso di probabilità, recitazione e intuizione.

Ora, la mia scelta di scommettere fiches su carte schifose, era una decisione che non teneva conto della strategia, o quantomento non significativamente. In compenso, sono andato contro le mie probabilità di vittoria, abbassandole drasticamente.
Ma non ho toccato il mio avversario. Ho rischiato di più? Ho vinto di più.

La conclusione è che ove un gioco abbia delle regole, tali regole si possano seguire senza problemi morali di sorta, che includano la fortuna o la strategia.
Lo scenario preso in esame è la dimostrazione del fatto che la fortuna, nel gioco del poker, ha una sensibile voce in capitolo. Fatevene una ragione e giocate rilassati :)


mercoledì 20 aprile 2011

Una piccola finestra sul mondo - 2

Ecco un altro post per condividere ciò che ultimamente ho reputato interessante 

- nothing is true: non so perchè si chiami così. In ogni caso, è una sorta di divertentissimo (e assuefacente) pad virtuale, un reticolo di bottoni, ognuno rappresentante una nota a frequenza differente, organizzati e ordinati nel tempo (a loop) e nell'altezza. Provare per capire meglio, ma non apritelo in ufficio se non volete rischiare un pomeriggio improduttivo con la bava alla bocca :).
Per gli esperti, si tratta chiaramente di note ordinate in scale pentatoniche di RE maggiore. Divertitevi, in sostanza, sapendo che non potrete mai stonare.

- BoxCar2D è un simulatore di evoluzione meccanica. come funziona la legge del più forte? secondo Darwin (e anche secondo me) la cosiddetta varianza casuale garantisce la diversità tra le specie, mentre dove i deboli periscono, i forti sopravvivono e trasmettono i loro caratteri al futuro. Alcuni scienziati hanno applicato questo modello a dei veicoli e hanno fornito loro punti in base alla loro velocità e alla strada fatta su un percorso sempre più accidentato. guardate qui, vi garantisco che è interessante. lasciatelo pure lavorare di notte. vi troverete con dei bolidi, frutto di un algoritmo genetico. Impressionante.

- E' uscito il nuovo Zeitgeist. Per chi non conoscesse la trilogia, si tratta di film gratuiti di divulgazione, documentari a parer mio rivelatori sulla situazione mondiale oggigiorno. Mentre i primi due non mi sono troppo piaciuti per la vena complottistica, il terzo, Moving Forward, lo consiglio a tutti gli esseri umani, di qualsiasi allineamento politico/morale/religioso. Buona visione.

- Give me a Leone: uno dei blog che seguo. E' l'ultimo arrivato e mi sento di sponsorizzarlo, recensisce film in modo decisamente competente. Conosco anche il redattore, mica pizza e fichi.

- Future Timeline: anche questo è un blog che seguo spesso. In questa puntata, gli autori del fumetto utilizzano google per predire il futuro in maniera più o meno scherzosa. Come fanno? digitano frasi modello tipo "cosa succederà nell'anno 2xxx?" e guardano cosa dicono i titoli che il motore di ricerca sputa loro fuori. Fanno un bel grafico e... Ecco cosa succede nei prossimi 90 anni circa. Geniale!

- MNet: mi sembra giusto e corretto spammare un po' di pubblicità per l'azienda dove lavoro. Siamo nel campo della telefonia over IP (VoIP). provare non costa nulla, fare un account nemmeno. Se poi avete un iPhone... Beh, fateci un giro.

- Lavori Creativi: un sito a cui devo molto per il reperimento di personale per il cast del mio corto. Qualsiasi progetto, opera, idea che abbia a che fare con l'arte in ogni sua sfaccettatura, trova qui lo spazio per il proprio annuncio. Straconsigliato!

venerdì 15 aprile 2011

1984

Sono sicuro che con le parole scritte non riuscirò a trasmettervi la paura che mi è venuta addosso.
Amici, questo posto sta diventando pericoloso. PERICOLOSO. Ci stanno fottendo piano piano, con cazzi di gomma sempre più grossi.
La Gelminni vuole togliere la storia dell'arte dalle scuole. Sapete cosa significa questo vero? Perchè c'è una parola sola per definirlo ed inizia con la F.
E vi prego ascoltatemi, non sto delirando. E' pericoloso. In giro per internet ci sono critiche di sinistra alla riforma scolastica, riferite al fatto che in italia c'è un patrimonio artistico e culturale gigante e che non possiamo non studiare storia dell'arte. Puttanate. Non è questo l'importante.
Il fatto è che l'arte è l'espressione in forma libera, è la comunicazione più diretta e sublime tra le persone. Non so se vi immaginate le potenzialità infinite delll'arte. L'arte è, unita all'amore, l'arma più potente che un popolo possiede. Non sono i vaneggiamenti di un romantico ubriaco questi, questo è il mio ultimo grido disperato.
Li stiamo lasciando fare quello che vogliono, e state certi, certi, CERTI, che quando non avremo più l'arte e ci sarà soltanto paura per le strade, basterà uno schiocco di dita e ci troveremo tutti quanti con le spalle al muro e un cappuccio in testa.
Sempre che non me ne sarò già andato via.

E se tu che leggi mi stai dando del pazzo, dell'artista, dell'alternativo, dello spensierato fra le nuvole. Beh, sono più sveglio di te.

Spegnete la televisione e accendete il cervello

Le Regole Del Gioco

Mia nonna era una persona meravigliosa. Mi insegnò a giocare a Monopoli. Aveva capito che la cosa più importante era accumulare. Accumulava tutto quello che poteva e alla fine diventava la Signora del gioco. E poi mi diceva sempre la stessa cosa, mi guardava e diceva:  “Un giorno imparerai a giocare”.
Un’estate giocai a Monopoli quasi tutti i giorni per tutto il giorno. E quell’estate imparai a giocare. Compresi che l’unico modo di vincere è dedicarsi esclusivamente  all’acquisizione. Compresi che soldi e possedimenti sono il modo per fare i punti. Per la fine di quell’estate, ero diventato più spietato di mia nonna. Ero pronto a piegare le regole pur di vincere. Quell’autunno mi sedetti a giocare con lei. Mi presi tutto ciò che aveva. La guardai cedere il suo ultimo dollaro e lasciare il gioco, completamente sconfitta.

Ma lei aveva un’altra cosa da insegnarmi. Mi disse: “Ora torna tutto nella scatola. Tutte quelle case ed hotel. Tutte le strade e le società dei servizi. Tutte quelle proprietà e quel magnifico denaro. Ora tutto torna nella scatola”.
“Niente di tutto ciò era realmente tuo. Per un po’ ti sei scaldato per questo, ma era qui molto tempo prima che tu ti sedessi al tavolo e sarà qui dopo che tu te ne sarai andato”. “Giocatori vengono. Giocatori vanno”. “Case e automobili. Titoli e vestiti. Persino il tuo corpo”.

Il fatto è che tutto ciò che agguanto, consumo e accumulo, tornerà nella scatola, perderò tutto. Quindi ti devi domandare: una volta che ottieni finalmente l’ultima promozione, una volta fatto l’ultimo acquisto, comprata la casa migliore, raggiunta la sicurezza finanziaria e scalata la vetta del successo fino al massimo che puoi raggiungere… E lì l’ebbrezza scompare (e scomparirà…)… cosa, allora? Quanto a lungo dovrai percorrere quella strada prima di scorgere dove porta? Sicuramente comprendi che non sarà mai abbastanza. Quindi devi porti la domanda:

“Cos’è che importa davvero?”

(Peter Joseph, ZEITGEIST III - Moving Forward)