martedì 1 febbraio 2011

Interazioni fondamentali - 6

E' la volta di affrontare il discorso della casualità.
Si parte però dal principio di causa-effetto. Esso spiega in modo efficace che per ogni evento vi è una causa che ha determinato il suo scatenamento. E' elementare, ma porterò comunque qualche esempio: se scaldo una pentola piena d'acqua con del fuoco, prima o poi arriverà all'ebollizione, se non la scaldo non lo farà; se un sasso si muove nell'aria, significa che qualcuno l'ha messo in moto (una persona, un'esplosione), sicuramente non si è messo in moto da solo; se un bimbo corre si è messo in moto da solo, ma perché? Esiste un motivo anche per quello.
Ora, ad ogni causa, possono seguire più effetti. Si pensi all'esplosione di una bomba, che scaglia in aria migliaia di frammenti o schegge. Un effetto, inoltre, può essere determinato dalla somma di più cause. Si pensi ai motivi per cui una persona media non ne uccide un'altra, essi sono molti, ma l'effetto risultante è uno solo.
La cosa più importante da dire però, è che nessuna causa possiede due effetti contrastanti tra di loro. Mi spiego meglio. Il lancio di una moneta non è casuale, poiché un solo lancio non può fare uscire sia testa che croce. Esse infatti sono due facce che non possono essere entrambe rivolte verso l'alto.
C'è qualcosa che sfugge, direbbe forse il lettore. La gente è abituata a considerare il lancio di una moneta come un qualcosa di perfettamente casuale. Ma vi sono tante cause in gioco che determinano un effetto: la pressione dell'aria in quel dato istante e in quel dato luogo fanno il loro lavoro. Inoltre anche la distanza spaziale e temporale tra il lancio della moneta e il momento in cui tocca il suolo sono variabili importanti. Può rendere l'idea dire che se alla fine del lancio avrò croce, beh, ci sono una serie di motivi che hanno portato inevitabilmente la moneta a dare quel risultato. Motivi fisici e in quanto tali descrivibili. Un altro modo per descrivere il fenomeno è dire che se io sapessi controllare alla perfezione ogni muscolo del mio corpo, conoscessi la pressione e la concentrazione dell'aria intorno a me, e avessi un calcolatore molto preciso, conoscerei N modi possibili, ognuno con una propria forza impressa alla moneta e direzione di lancio, per far sì che esca croce, senza possibilità di errori. E' così. Tuttavia, la difficoltà di riprodurre una situazione simile ci fanno apparire il lancio di una moneta come un gesto che da un risultato casuale.
Errore, ma così facendo si da una descrizione dell'evento sufficientemente approssimata, in modo tale che possa essere usata in calcoli statistici. Definiamo sempre casuale qualcosa che ha troppe variabili da calcolare.
Un dado non ha nulla di diverso. Solo più facce. Calcolando a priori il numero risultante di un dado a 6 facce, bisogna dare più rilevanza al rotolamento del dado stesso dopo che questo ha toccato una superficie qualsiasi. Puttanate per la dinamica.

Ecco che ci avviciniamo al grande passo che il lettore compierà: il sistema nervoso di un essere umano è l'insieme delle cellule nervose, del midollo osseo e del cervello. E' un sistema atto a trasportare informazioni tramite segnali elettrici. Elettroni ed elettroni si spostano lungo i neuroni dal cervello al cuore, per impartirgli l'ordine del battito. Gli stessi segnali elettrici ci permettono di coordinare le gambe per correre o camminare. Gli occhi inviano impulsi elettrici al cervello per mappare ciò che hanno recepito dal mondo, e fiumi di elettroni lasciano la lingua per riferire al cervello che un cibo è salato o dolce.
Il cervello ha anche dei meccanismi per i quali gli impulsi elettrici viaggiano internamente ad esso, collegando più parti dello stesso organo per generare i pensieri, a noi molto cari. Ci è estremamente facile affermare con sicurezza che la nostra vita è gestita dalle nostre scelte, ed è effettivamente così.
Prendiamo in esame una scelta relativamente semplice da descrivere: cosa cucino stasera? Carne o pastasciutta? Cucino carne, perché è una settimana che non la mangio, sono un po' anemico, ci vuole poco per preparare una bistecca, la padella è già pronta sui fornelli. Oppure un piatto di pasta, perché mi piace di più, posso sbizzarrirmi di più con i condimenti e ne ho un pacco già aperto.
Su cosa ricadrà la mia scelta? Dentro il mio cervello avvengono tante cose, e viene allestita una bilancia a due piatti, pasta e carne. Su ognuno dei piatti vengono posate le forze in gioco, e la pendenza risultante determinerà la mia scelta. L'esempio è molto riduttivo, poiché entrano in gioco altre forze, molte altre forze, quali ad esempio un trauma subito in passato o addirittura l'interferenza di onde elettromagnetiche con i neuroni del nostro corpo, ma per lo stesso motivo per cui una moneta non da un risultato casuale, posso affermare che nemmeno la mia scelta lo è. La nostra testa è gestita dalla fisica, e le leggi fisiche non cambiano da un cubo di plastica numerato a una rete neurale. Ogni volta che prendiamo una decisione, lo facciamo nel rispetto di questo principio; per un motivo o per l'altro, la bilancia non pende mai nella direzione opposta alla scelta presa, mai. L'esempio qui portato si può chiaramente estendere anche alle scelte più complesse, quali la facoltà universitaria da frequentare, quale paese visitare per l'estate, le parole da utilizzare in un sms.

Esistono scelte ancora più elementari del piatto da cucinare per cena; un esempio concreto è il gioco in cui una persona nasconde un oggetto in una mano e chiude entrambe le mani a pugno, chiedendo a un altra persona di indovinare dove si trova l'oggetto. Qui ci troviamo in una condizione a cui la stragrande maggioranza della gente attribuirebbe la casualità più pura... Ma si! Ma quali condizionamenti posso avere in una scelta del genere? Così, a caso, dico destra!
E invece anche qui la nostra libertà di scegliere è solo una proprietà descrittiva approssimativa. In una scelta così poco ragionata, il rumore di fondo delle onde elettromagnetiche intorno a noi altera significativamente l'esito della scelta. Inoltre, esiste in ogni persona una preferenza intrinseca tra destra e sinistra.. Potrei ironicamente dire che entrerebbero in gioco addirittura dei fattori di ideologia politica.

E quindi? Cosa scelgo liberamente?

La risposta è: nulla. Nulla viene scelto liberamente perché la libertà stessa non esiste. Pensateci bene. Esiste veramente un concetto del genere in natura? E' realmente un fattore che influenza il moto dei pianeti o la termodinamica delle particelle? No, è un concetto illusorio applicato per descrivere qualcosa di troppo complesso, esattamente come la casualità. La libertà, in ultima analisi, è il nome che diamo alla nostra facoltà di cambiare il mondo che ci circonda.

Quindi, dal momento che nasco, la mia vita è il susseguirsi di eventi inevitabili?

La risposta è si. Certo che si. Non è finita qui. Se avessimo a disposizione un calcolatore così potente da fotografare precisamente lo stato di tutto l'universo, potremmo delineare con certezza le scelte che io compirò nei prossimi dieci anni, dalle più semplici alle più complesse.
All'inizio del discorso avevo detto che la nostra vita è interamente determinata dalle nostre azioni e dalle nostre scelte. Certo che sì, non mi rimangio le mie stesse parole. Ma queste scelte non sono né casuali, né determinate dal libero arbitrio.

Semplicemente Causa effetto.

However, somewhere, in very small places...