giovedì 15 luglio 2010

WOW!

In una cittadina piccola su un'isola piccola su un pianeta piccolo di sole donne, c'era un solo uomo che si chiamò UOMO. non si chiamava UOMO, proprio si chiamò UOMO da solo. L'anagrafe non esisteva, e ognuno/a sceglieva il suo nome. non c'era nemmeno il battesimo, quindi non esistevano nemmeno i nomi di battesimo.

Quando nasceva una bambina la si chiamava con un codice alfanumerico progressivo identificativo e univoco. Poi quando la bambina raggiungeva la maggiore età, si sceglieva un nome e si chiamava da sola.

C'era una particolarità però. in quel paesino non si potevano chiamare le altre persone, tranne in alcuni casi:
* la persona da chiamare era un uomo
* la persona da chiamare condivideva il colore degli occhi con chi la doveva chiamare
* la persona da chiamare era una collezionista di organi umani

Tutte avevano un udito della madonna per il proprio nome, quindi anche il semplice sussurrarlo avrebbe loro permesso di sentirlo e quindi di essere chiamate. Ciò non era possibile, quindi la gente non poteva nemmeno sussurrare il nome di qualcuno.

UOMO aveva gli occhi neri, ma ciò poco importava, perché soddisfaceva il primo requisito, quindi UOMO era chiamato da tutte quante. Anche quando non serviva, la gente si sentiva in dovere di chiamarlo quando lo vedeva, perché UOMO era un uomo, e questo lo rendeva speciale.

"UOMO!"
"Cosa c'è?"
"Vedideannaffanculo!"

Era speciale sia per le cose belle che per le cose brutte.

In quel paese, poi, c'era una donna che collezionava organi umani. Aveva iniziato per il semplice motivo di poter chiamare la gente perché le piaceva, e poi la cosa si trasformò rapidamente in un'ossessione e una vera e propria vocazione di vita.
Quella donna si chiamò CHIAMO', semplicemente per mettere in difficoltà l'eventuale lettore di una sua storia, e aveva gli occhi blu. CHIAMO', in quanto collezionista di organi umani, era chiamata da tutte all'occorrenza, poco importava che avesse gli occhi blu.

C'era un altro personaggio, era la sceriffa (non c'erano compiti con nomi maschili), e il suo nome era V7738135, perchè non era ancora maggiorenne. Nonostante ciò era bravissima nel suo mestiere, manteneva la cittadina nell'ordine. Aveva gli occhi neri, come UOMO, ma anche a lei non glie ne fregava nulla perchè poteva chiamarlo in ogni caso. Alla gente invece interessava perchè gli occhi neri erano molto diffusi.

Per il discorso del colore degli occhi, la cittadina era frazionata al suo interno. c'erano interi quartieri di persone con gli occhi dello stesso colore, abituate quindi a chiamarsi tranquillamente. UOMO era nomade. abitava in una roulotte, ovunque andasse si trovava a casa sua. CHIAMO' invece abitava nel quartiere blu, in uno scantinato umido e buio.

Il sogno di CHIAMO' era terminare la sua collezione, a qualunque costo. Da quando UOMO divenne adulto e si diede un nome, CHIAMO' decise di andare da lui per chiamarlo e stringere un'amicizia con lui. In particolare voleva avvicinarsi a lui perché lui e solo lui aveva almeno 2 organi che mancavano alla sua collezione di organi umani. Suonò al campanello della sua roulotte, UOMO la fece entrare, lei disse di fare la collezionista di organi umani e lui dimostrò di essere un uomo. i due si scambiarono i nomi e si chiamarono per la prima volta. CHIAMO' chiamò l'uomo UOMO e UOMO chiamò CHIAMO'. Iniziarono a parlare e a scambiarsi opinioni. CHIAMO' sembrava una persona simpatica e sincera agli occhi di UOMO, così l'amicizia si sviluppo' in fretta e senza ostacoli. I due divennero grandi amici nel giro di un mese.

CHIAMO' tuttavia tramava nell'ombra la castrazione fisica di UOMO, al fine di sottrargli i due organi mancanti. UOMO ovviamente non sospettava nulla. Passava il tempo e CHIAMO' si accorse di indugiare sui cattivi pensieri, e di non volere il male di UOMO. In particolare, se CHIAMO' avesse sottratto a UOMO le uniche due cose che lo rendevano un uomo, poi UOMO avrebbe smesso di essere uomo, e a chiamarlo sarebbero state solo le persone con gli occhi neri.. E la loro amicizia sarebbe finita o avrebbe perso di significato, perchè chiamare una persona per nome significava un legame molto forte.

C'era una decisione importante da prendere. CHIAMO' intanto rimandava in continuazione il momento della castrazione, estremamente indecisa.

Un mattino CHIAMO' si recò a casa di UOMO per fare colazione. Appena entrò nella sua roulotte, sorprese UOMO mentre mangiava un piatto di lasagne, con indosso dei pantaloncini blu e una maglietta nera.

"NON SI MANGIANO LE LASAGNE A COLAZIONE!!! CHE SCHIFO!"
"Ma.. Ma io..."
"CHE CAZZO DI ABBINAMENTO DI COLORI E'??? SEI VESTITO IN MODO IMBARAZZANTE!!"
"Ho messo le prime cose che ho trovato in casa.."

Quando UOMO si alzò in piedi per scusarsi, CHIAMO' vide che indossava dei calzini arancioni. Era la goccia che fece traboccare il vaso. CHIAMO' si incazzò così tanto che prese il coltello del pane e dopo un doppio salto mortale mozzò gli attributi di UOMO.

UOMO l'uomo era diventato UOMO l'eunuco.

UOMO era contorto dal dolore e si rotolava per terra, immerso nel suo sangue. CHIAMO' fece in tempo a tornare cosciente per scoprire che UOMO era svenuto sul pavimento. Era cosa conosciuta che quando una persona svenisse bisognava chiamarla con il suo nome, ma CHIAMO' non poteva, perchè aveva gli occhi blu. Allora, pentita, in memoria della loro amicizia, dopo essersi infilata l'ultimo pezzo della collezione in tasca, lo chiamò per nome lo stesso. UOMO rinvenne.

Immediatamente le sirene della città iniziarono a suonare. I cani vennero sguinzagliati ovunque con un megafono in mano (i cani parlavano, erano arruolati nella polizia e avevano gli occhi di tutti i colori). il cielo venne oscurato dagli elicotteri della polizia, che in men che non si dica erano usciti dagli eliporti per cercare CHIAMO'.

V7738135 era di pattuglia da quelle parti, e decise di perquisire la roulotte prima dell'arrivo dei rinforzi, perchè aveva visto che nei film si faceva così. Entrò nella roulotte di UOMO e vide la scena raccapricciante.

"CHE CAZZO E' SUCCESSO QUI???"

A CHIAMO' venne un'idea: dopo aver distratto V7738135, la assalì con il coltello del pane e la pugnalò alla milza. In questa storia la milza è un organo vitale, quindi V7738135 si accasciò a terra morta. CHIAMO' lasciò lì il cadavere dopo avergli cavato gli occhi e trascinò UOMO nelle fogne, per un'auto-operazione chirurgica sommaria. Voleva di nuovo poter chiamare UOMO, e per farlo doveva avere i suoi stessi occhi. Non fece però in tempo a cavare i propri occhi che i due vennero trovati e CHIAMO' venne arrestata immediatamente. In caserma venne perquisita, ma non le trovarono addosso nessun organo umano. Evidentemente li aveva nascosti, ma non rivelò una parola che fosse una, nemmeno dopo ore di tortura. Fu giudicata da un giudice pastore maremmano e fu imprigionata per aggressione e per omicidio doloso a un pubblico ufficiale. Per tutto ciò la pena era l'ergastolo. Ma a lei non importava. Il sogno più grande della sua vita era appena stato realizzato.

UOMO venne ricoverato in ospedale e sopravvisse all'aggressione. Dopo due settimane dall'intervento, andò ad abitare nel quartiere degli occhi neri, dove si iscrisse al coro di voci bianche della zona.


Questa è la storia di due persone che avevano la possibilità di comunicare, e hanno fatto di questa possibilità un dono gigante. E' anche la storia di un sogno realizzato con immensi sacrifici. E' anche la storia di leggi stupide costruite per ostacolare la capacità di espressione. E' anche la storia di cani arruolati nella polizia. E' anche la storia della curiosità per il diverso. E' anche la storia di persone che prima di insultarsi o di complimentarsi, si guardano negli occhi per un istante.

O più semplicemente è la storia malata frutto della mente malata di una persona molto malata.

venerdì 9 luglio 2010

Pregiudizio

il pregiudizio non è nient'altro che il giudizio che diamo a qualcosa di esistente, con cui veniamo in contatto. una casa, un cane, una persona, un evento.
Siamo abituati a condannare i pregiudizi, contemporaneamente però ne siamo totalmente impregnati.. senza esclusioni..
Si perché il pregiudizio è quello che mi dà la possibilità di intuire che la persona che ho davanti sia il mio amico, quando potrebbe essere un sosia piazzato lì da qualcuno.. O più pragmaticamente mi permette di sapere che ciò che c'è nel mio piatto è pastasciutta, non un'anguria tagliata e colorata per sembrare una pastasciutta.
Il pregiudizio è il risultato dell'esperienza, e più viviamo più accumuliamo pregiudizi su cose che hanno segnato, più o meno, la nostra vita. Credo che sia dovuta a questo la chiusura mentale degli anziani.
Se non avessi un pregiudizio non avrei paura, ma ogni volta che vedrei qualcosa, quella sarebbe la prima volta, poiché non ho un metro per rapportarmi alla realtà. So per certo che se entro in una casa posso camminare perfettamente sulle piastrelle, ma se un giorno qualcuno mettesse una trappola sotto una piastrella, io la calpesterei sicuro del fatto che quella era una normalissima piastrella.
Se vedo camminare una persona non italiana, vestita peggio di me e ubriaca, il mio pregiudizio quale dev'essere? C'è chi dice che dovrei considerarlo un pericolo, perché quella persona sarebbe sicuramente uno stupratore, un parassita per la società, un ladro, un pezzente.. C'è chi dice inoltre che quella sarebbe una persona migliore di altre, per la sua gentilezza o il suo distaccamento dai soldi..


Il pregiudizio verso la gente non è nient'altro che la paura delle persone di amare. Ma fino a quanto un pregiudizio mi è utile, e da che punto diventa dannoso?